Non capita di leggere spesso sulla stampa italiana di MES e Fiscal Compact, argomenti invece ampiamente battuti nel resto d’Europa.

Se ne parla solitamente, a margine di altre notizie, come ad esempio quelle sulla crisi di Cipro o Grecia.

E’ stato approvato il MES o ESM (meccanismo europeo di stabilità ) e il Fiscal Compact, quest’ultimo prevede pareggio di bilancio, sanzioni per chi violano le regole ( TASSE per 900 miliardi di euro in 20 anni )

Che cos’è il MES?

il MES è un trattato, si crea una nuova istituzione per cercare di risolvere i problemi della crisi finanziaria, composta da 17 Stati membri dell’Unione Europea, presterà soldi (con interessi) agli Stati in difficoltà economica;

nel caso in cui lo Stato, che ha preso il prestito e non sarà in grado di restituirli, il MES può rivalersi sui beni dello Stato (NOI) mobili ed immobili.

Il fondo iniziale del MES sarà di 700 miliardi di euro, l’Italia dovrà sborsare 125 miliardi di euro (prenderemo in prestito + interessi).

Entriamo nel dettaglio dello statuto del MES

  • ART.9 il MES può richiedere il versamento del capitale in qualsiasi momento, il capitale dovrà essere versato entro 7 giorni per non incappare in sanzioni
  • ART.10 in qualsiasi momento può richiedere aumento di capitale
  • ART.13 la richiesta di sostegno al MES di uno Stato membro in difficoltà economica, dovrà essere valutata insieme alla BCE (banca centrale europea) e al FMI (fondo monetario internazionale)* e la sostenibilità del debito
  • ART.14 il MES presterà denaro (+ interessi) allo Stato membro
  • ART.20 la politica di fissazione dei tassi d’interesse (sui soldi prestati) può essere rivista dal MES
  • ART.25 il MES è autorizzato a richiedere interessi di mora sull’importo dovuto
  • ART.32 immunità dei rappresentanti del MES da parte di tutti gli organi di giustizia degli Stati membri, immunità dei documenti dei rappresentanti MES; immunità sui beni del MES da ogni forma giurisdizionale (no a perquisizioni, sequestro, confisca, esproprio, pignoramenti); locali e documenti del MES sono inviolabili (tutto rimane segreto); esenti dl fisco o dalle licenze creditizie
  • ART.34 i membri del MES devono tenere le informazioni protette dal segreto professionale
  • ART.35 immunità dei membri del MES e dei propri documenti**
  • ART.36 tutte le operazioni del MES non sono soggette a tassazioni dirette
  • ART.41 capitale iniziale (Italia 125 miliardi di euro) da versare in 5 rate in 5 anni***

Da mesi tuttavia alcuni seguitissimi blogger ed economisti italiani si battono per far conoscere a quante più persone possibili dell’esistenza (ai più purtroppo tuttora ignota) di questi due “strumenti” della finanza europea e delle pericolose conseguenze, soprattutto per le nostre “tasche”, che deriveranno dalla loro applicazione.

Prima di addentrarci nelle conseguenze tuttavia cerchiamo di capire, con semplicità, di cosa stiamo parlando.

MES o ESM, ecco cosa è e come funziona con queste sigle viene identificato il Meccanismo Europeo di Stabilità.

Viene spesso chiamato anche Fondo Salva Stati (e dai critici Fondo Salva Banche).

Nasce come fondo finanziario europeo per la stabilità finanziaria della zona Euro.

In base alle modifiche approvate nel 2011 al Trattato di Lisbona, il MES è diventato una vera e propria organizzazione, sul modello del Fondo Monetario Internazionale (FMI), dotato di un Consiglio dei Governatori, formato dai ministri delle Finanze dei paesi membri, di un “consiglio di amministrazione”e di un Direttore Generale.

Il Commissario Europeo agli affari economici (il finlandese Olli Rehn) e il Presidente della Banca Centrale Europea (Mario Draghi) sono membri osservatori.

Il MES ha il potere di imporre scelte di politica macroeconomica ai paesi membri.

Il MES emette strumenti finanziari e titoli, può inoltre acquistare Titoli di Stato (come i nostri BTP) dei Pesi dell’Eurozona.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

  • Germania 27,1464% 190.024.800.000
  • Francia 20,3859% 142.701.300.000
  • Italia 17,9137% 125.395.900.000
  • Spagna 11,9037% 83.325.900.000

Come si evince dalla tabella sopra riportata, l’Italia è il terzo membro per “importanza” del MES, dietro Germania e Francia.

L’Italia ha sottoscritto quote per circa 125 miliardi di Euro.

Queste somme dovranno essere versate dall’Italia al fondo del MES nei prossimi 5 anni.

Ecco dunque le “dolenti note”.

Dove troverà l’Italia tali risorse economiche?

Alcuni articoli del Trattato che istituisce il MES rendono tale strumento, secondo molti osservatori, inquietante.

In particolare l’Art. 9: Il consiglio dei governatori può richiedere il versamento in qualsiasi momento del capitale autorizzato non versato. […]

I membri del MES si impegnano incondizionatamente e irrevocabilmente a versare il capitale richiesto dal direttore generale ai sensi del presente paragrafo entro sette giorni dal ricevimento della richiesta; In caso di mancato pagamento lo Stato membro perderebbe il diritto di voto negli organismi decisionali del MES, cedendo di fatto ulteriore sovranità al MES.

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