Ci sono molti articoli accademici dedicati all’analisi blockchain del Bitcoin. I loro autori fanno risalire al flusso di denaro, per identificare i proprietari delle monete, determinano l’equilibro dei portafogli e così via.

La capacità di effettuare questa analisi è dovuto al fatto che tutti i trasferimenti tra indirizzi sono trasparenti: ogni ingresso in una transazione si riferisce ad un’uscita unica. Inoltre, gli utenti spesso riutilizzano i vecchi indirizzi, ricevere e inviare monete usando lo stesso indirizzo molte volte, semplifica il lavoro dell’analista.

Succede involontariamente: se si dispone di un indirizzo pubblico (ad esempio, per le donazioni), si è sicuri di utilizzare questo indirizzo in molti ingressi e transazioni.

DinastyCoin è stato progettato per ridurre i rischi associati con il riuttilizzo della stessa chiave  e  il tracciamento one-input-to-one-output.

Ogni indirizzo per il pagamento è una chiave unica usata una volta, derivata sia dal  mittente che dal destinatario. Può apparire due volte con una probabilità di una collisione hash a 256 bit. Non appena si utilizza una firma ad anello in ingresso, essa comporta l’incertezza: quale uscita è stato appena utilizzata?
Cercando di tracciare un grafico con gli indirizzi ai  vertici e le transazioni sui lati , si otterrà un albero: un grafico senza cicli (perché nessuna chiave / indirizzo è stata usata due volte). Inoltre, ci sono miliardi di possibili grafici, dal momento che ogni firma ad anello produce ambiguità.

Quindi, non si può essere certi da quale possibile mittente  la transazione a lato  viene dall’indirizzo al vertice. A seconda delle dimensioni dell’anello si puo’ andare da “uno su due” a “uno su mille”. Ogni successiva transazione aumenta l’entropia e crea ulteriori ostacoli per un analista.

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