NOTIFICHE DI CORTESIA, ISTRUZIONI PER L’USO. 

In questo momento stiamo subendo un incredibile serie di abusi, compresi quelli sui minori che sono le vittime principali di questa situazione.  

Da una parte sono stati emessi dei decreti legge e delle ordinanze regionali e comunali che ci hanno “obbligati” ad una serie di restrizioni ed imposizioni, dall’altra, retorica, media paura e ignoranza giuridica hanno amplificato all’eccesso tali restrizioni creando interpretazioni, da parte delle autorità di controllo e delle persone, molto più restrittive delle norme stesse, con veri e propri errori di semantica interpretativa anche da parte delle istituzioni stesse confondendo le parole consigliato con obbligatorio. 

Oggi, ad epidemia esaurita, ci troviamo imbrigliati in una serie di imposizioni ed auto-imposizioni che possono arrecare gravi danni alla salute, alla psiche e alla libertà personale.  

CHE COS’E’ LA NOTIFICA DI CORTESIA? 

La notifica di cortesia è uno strumento di tutela personale estremamente semplice ed efficace, potremmo definirlo un atto di OBBEDIENZA CIVILE e AUTOTUTELA CON DISSENSO, in merito a regole arbitrarie e ingiuste che sostituisce azioni di disubbidienza civile difficilmente applicabili nelle attuali condizioni di paura della popolazione, di spaccatura percettiva dell’opinione pubblica rispetto ai reali rischi  e di svolta autoritaria che stiamo vivendo a livello sociale. 

La voglia di disubbidire e non accettare è grande, ma di fatto tutti, chi più chi meno, sottostiamo  all’imposizione di mascherine, guanti e  termoscanner Tutto questo  avviene brontolando ma accettando. Qual è il problema? Che alla fine siamo noi ad accettare e ad autoimporre l’uso di tali dispositivi (pur di continuare a vivere e lavorare) e se accettiamo, per consuetudine diventa vero per legge e ne siamo noi i responsabili, alla fine siamo noi a comprare le mascherine, siamo noi a mettercela e a metterla ai nostri figli andando anche alla ricerca del design o convincendo i bambini con personaggi colorati stampati sopra per edulcorare la pillola, quindi apparentemente e giuridicamente è un atto volontario di cui siamo responsabili.  

A MENO CHE’ NON COMUNICHIAMO IL NOSTRO DISSENSO. 

Quindi, con la notifica di cortesia, noi comunichiamo il nostro dissenso e responsabilizziamo giuridicamente sulle conseguenze chiunque voglia imporci l’uso di dispositivi e pratiche contrari al buon senso, alla salute e alla nostra volontà. Inoltre sensibilizziamo l’impositore al tema, perché si ritrova costretto a leggere tutta una serie di informazioni che in altre circostanze rifiuterebbe ma che all’interno di una notifica con implicazione legali si trova costretto a leggere e a valutare molto attentamente. 

Ecco un riepilogo delle notifiche disponibili: 

  1. –  MASCHERINA  – ACCESSO DIRETTO ALLE ATTIVITA COMMERCIALI   
  2. –  TERMOSCANNER  – ACCESSO DIRETTO ALLE ATTIVITA COMMERCIALI  
  3. –  GUANTI  – ACCESSO DIRETTO ALLE ATTIVITA COMMERCIALI  
  4. PEC MASCHERINA (versione modificata da inviare via pec alle sedi delle attività commerciali) 
  5. PEC TERMOSCANNER (versione modificata da inviare via pec alle sedi delle attività commerciali) 
  6. NOTIFICA AL DIRIGENTE SCOLASTICO (notifica per la scuola uso mascherine)
  7. NOTIFICA AL DATORE DI LAVORO  (notifica per i dipendenti da inviare al datore di lavoro uso mascherina) 

 Qui trovi tutti i documenti editabili: 

https://www.dropbox.com/sh/hprrrorqz4rxdfc/AAA8vHXJO5M3xSVezbRjkDAFa?dl=0 

 LE PRIME TRE SONO PER L’ACCESSO DIRETTO ALLE ATTIVITA’ COMMERCIALI: 

  1. MASCHERINA  – ACCESSO DIRETTO ALLE ATTIVITA COMMERCIALI   
  2. TERMOSCANNER  – ACCESSO DIRETTO ALLE ATTIVITA COMMERCIALI  
  3. GUANTI  – ACCESSO DIRETTO ALLE ATTIVITA COMMERCIALI  

vanno stampate fronte e retro su un unico foglio e portate all’ingresso del centro commerciale dove dovete entrare a questo punto il consiglio è di non perdere tempo e non mettere in difficoltà l’operatore all’ingresso e chiedere del direttore o di un responsabile perché avete una notifica. 

Ovviamente in base al tipo di obbligo che vogliono imporvi usate la notifica specifica, in caso vogliano proprio sottoporvi a tutto gli date tutte e tre le notifiche. 

 ADESSO IPOTIZZIAMO L’ACCESSO RELATIVO ALL’USO DELLA MASCHERINA: 

All’arrivo del responsabile, sempre con molta gentilezza, in fondo state facendo un atto di cortesia e ubbidienza civile, più o meno in base alle circostanze il succo è questo: 

 “Buongiorno, dovrei consegnarle questa notifica, in cui le faccio presente i rischi per la salute che possono essere causati dall’utilizzo della mascherina e comunicarle il mio dissenso, io, se non autorizzato diversamente mi vedo costretto ad usarla, ma qualora dovessi riscontrare danni di qualsiasi genere, mi vedrò costretto e rivalermi sull’impositore… ed è mio dovere informarla” 

 A questo punto, le reazioni possibili sono tre: 

1) SI RIFIUTANO DI FIRMARE E VI FANNO ENTRARE SENZA MASCHERINA 

vista la sperimentazione attuale, fino ad ora, in tutti i casi hanno deciso di non firmare e far entrare senza mascherina, considerando la notifica alla stregua di un esenzione medica (anche se non dichiarato da noi, le difficoltà respiratoria di cui possiamo accennare sono solo riferite ad un ostruzione meccanica causata da un ostacolo davanti alla bocca, noi dobbiamo sempre dichiararci in perfetta salute). 

 2) SI RIFIUTANO DI FIRMARE E DI FARVI ENTRARE SENZA MASCHERINA 

In questo caso chiedetegli come mai non hanno un ufficio protocollo che riceve le notifiche ed è alquanto anomalo e che comunque il documento è stato consegnato BREVI MANU (eventualmente in presenza di testimoni) e che comunque verrà inviato via PEC al più presto, facendo comunque fede la data di oggi indicando anche che è stata rifiutata la firma di notifica a mano. Comunicategli anche che da questo momento lui è responsabile di tutti i danni che potrebbe causarvi la mascherina, che ora entrerete e farete la spesa con la mascherina e qualora dovessero esserci conseguenze lui era stato avvisato e ve ne ha imposto direttamente l’uso… molto probabilmente cambierà idea, perché tecnicamente se entrate con la mascherina non può impedirvi di farlo.  

 3) FIRMANO IL FOGLIO E VI DICONO DI ENTRARE CON LA MASCHERINA  

Situazione altamente improbabile, in caso non resta che entrare con la mascherina e se vi gira la testa sono responsabili… diciamo che il direttore è stato coraggioso e rendiamogli merito salvo imprevisti. 

 LA 4 E LA 5 SONO PER GLI INVII TRAMITE PEC SEMPRE ALLE ATTIVITA’ COMMERCIALI: 

  •  4 PEC MASCHERINA (versione modificata da inviare via pec alle sedi delle attività commerciali) 
  • 5 PEC TERMOSCANNER (versione modificata da inviare via pec alle sedi delle attività commerciali) 

Le notifiche 4 e 5 sono la versione per l’accesso diretto modificato per l’invio via PEC  

Queste sarebbero da inviare sempre e comunque a tutte le attività principali della grande distribuzione (le piccole attività è meglio lasciarle stare) per sensibilizzare e mettere in allerta le sedi. 

Qui alcuni indirizzi PEC delle principali catene: 

 LA 6 E LA 7 SONO PER GLI INVII TRAMITE PEC AI DIRIGENTI SCOLASTICI E AI DATORI DI LAVORO, SEMPRE PER IL DISSENSO MASCHERINA: 

6 – NOTIFICA AL DIRIGENTE SCOLASTICO (notifica per la scuola uso mascherine) 

La notifica al dirigente scolastico va inviata via PEC alla segreteria della scuola o consegnata a mano in segreteria in duplice copia, come ufficio pubblico hanno l’obbligo di protocollo e vi faranno un timbro di ricevuta sulla vostra copia. QUESTA è MOLTO MOLTO IMPORTANTE. Da inviare assolutamente, è fondamentale comunicare il nostro dissenso, perché ricordatevi che a settembre, se porterete i vostri figli a scuola sarete voi a comprare le mascherine e a mettergliele prima di entrare a scuola e se non comunicate il dissenso siete anche responsabili delle vostre azioni. Intanto comunicatelo, questo è un atto di UBBIDIENZA CIVILE, state dicendo va bene, la metto, ma contro la mia volontà e il responsabile sei tu che lo stai imponendo. Se tutti inviamo la notifica si troveranno davvero in difficoltà è molto importante farlo ora, anche se avete deciso di togliere i figli da scuola. 

 7 – NOTIFICA AL DATORE DI LAVORO  (per i dipendenti da inviare al datore di lavoro uso mascherina) 

Vale per tutti i dipendenti della grande distribuzione o grandi aziende dove viene imposto l’uso della mascherina per otto ore senza nessun confronto o dialogo, va notificata al capo del personale, al direttore e alla sede, inviatela tutti, quando si ritroveranno con clienti e dipendenti che si lamentano anche i grossi gruppi faranno pressioni per non rischiare richieste danni. 

Le notifiche sono un semplice atto di tutela che fate nei confronti di voi stessi, e di conseguenza degli altri, non costa nulla farle e sono uno strumento per riappropriarvi legalmente, senza discutere e senza alzare la voce, ma con cortesia dei vostri diritti e della vostra libertà, contrastando un abuso criminale che sta colpendo la nostra comunità. 

NOTIFICATELE E CONDIVIDETELE. 

 Potete anche modificarle a vostro piacere e personalizzarle in funzione delle esigenze, in fondo è solo il concetto che conta, 

  1.  Comunichiamo i danni possibili e gli elementi di illegalità e incostituzionalità. 
  2. Comunichiamo il nostro dissenso e che stiamo ubbidendo sotto richiesta autoritaria o ricatto per stato di necessità. 
  3. Rendiamo responsabile legalmente l’impositore di eventuali danni in quanto informato di tutto. 

Questa è la sostanza delle notifiche, una volta integrato questo concetto, che ci permette di non arrivare a inutili discussioni e lamentele che non porterebbero a nulla, potete applicarlo sia verbalmente nelle varie situazioni che incontrerete e sia nelle vostre comunicazioni scritte. E ricordiamoci che per impositore non si intende solo il governo o le forze dell’ordine, ma chiunque pretende da noi un determinato comportamento, dal dirigente di azienda privata al capocondominio. 

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